Pali trivellati

Il palo trivellato è realizzato grazie all’utilizzo di un’unità di perforazione costituita dalla macchina cingolata base e dalla tavola rotary; quest’ultima trasmette un movimento di rotazione e spinta verso il basso alle aste telescopiche, per permettere all’utensile “bucket” di penetrare nel terreno.

Ad utensile carico, l’estrazione avviene previo recupero delle aste a mezzo di fune in acciaio mossa dall’apposito argano.

Quando l’utensile arriva fuori foro, viene svuotato a lato macchina il suo contenuto di terreno attraverso lo sgancio del fondo e facilitando l’espulsione, ponendo in leggera rotazione l’utensile stesso.

Una volta raggiunta la quota di progetto di fondo trivellazione, si procede alla posa della gabbia di acciaio di armatura del palo, opportunamente giuntata tra i vari tronconi.

Posizionata la gabbia, si effettua il getto del calcestruzzo impiegando un tubo di convogliamento e avendo cura che il tubo stesso sia sempre costantemente immerso nel calcestruzzo fresco per almeno 1-2 m (getto con metodo Contractor).

Si procede così al getto completo del palo, compreso un tratto sommitale di calcestruzzo che andrà successivamente scapitozzato.